LA FORZA EVANGELIZZATRICE DELLA PREGHIERA

 

 

   Nel 1206 Domenico di Guzman fondò il monastero di Prouille, culla del futuro Ordine dei Predicatori,dando così subito vita al ramo contemplativo dell'Ordine.

Fà questa scelta, perchè come uomo pratico e allo stesso tempo da grande contemplativo come lui era, sa che la preghiera è il modo squisitamente umano di comunicare con lo Spirito Santo in vista del nostro agire nella Chiesa.

Come dirà secoli dopo Santa Teresa di Gesù Bambino, la vocazione delle claustrali è essere l'amore nel cuore della chiesa.

San Domenico, nel dettare le costituzioni, per sottolineare la forza evangelizzatrice della preghiera, utilizza la regola di Sant'Agostino (già da lui seguita nella sua qualità di canonico regolare).

Il primo paragrafo della regola delle monache, infatti, recita così: “Sorelle carissime, si ami anzitutto Dio e quindi il prossimo, perchè sono questi i precetti che ci vennero dati come fondamentali”.

Noi che abbiamo scelto questa vita, cioè di vivere di amore per Dio e per il prossimo, esprimiamo attraverso la preghiera, i voti, il lavoro, lo studio e la celebrazione della Parola di Dio la forza evangelizzatrice che la vita orante ha nel mondo.

É il nostro modo per far continuare a palpitare il cuore della nostra Santa Madre Chiesa, affinchè possa essere ancora presenza viva di Cristo in terra e sua degna sposa.

Riecheggia constantemente nei nostri chiostri la supplica che San Domenico faceva durante le sue veglie notturne: Signore, che ne sarà dei peccatori?. Che ne sarà di tutti noi se il cuore della Chiesa smettesse di palpitare?

Con questo antico e attualissimo grido del nostro fondatore, noi continuiamo ancora a portare, ogni giorno, davanti a Dio, il mondo intero, consapevoli che senza la preghiera e una vita di totale abbandono in Lui, il cuore della Chiesa cesserebbe di battere.